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Roma, 5 mar. 2010. (Adnkronos Salute) - Esagerare con latte e latticini può essere rischioso, soprattutto per gli uomini. Un consumo giornaliero che supera i 470 grammi al giorno raddoppia il rischio di cancro alla prostata. A mettere in guardia è uno studio canadese condotto da Parviz Ghadirian, docente del Dipartimento di nutrizione della Facoltà di medicina dell'università di Montreal - di prossima pubblicazione sulla rivista scientifica 'Wiley' - che ha analizzato il legame tra 200 alimenti e il tumore della prostata. Scovando anche i prodotti protettivi: le noci. Bastano 90 grammi al mese per 'tagliare' del 50% il rischio. Latte e latticini, invece, sono gli unici alimenti per i quali si è trovato un legame diretto nello sviluppo di questo tumore maschile. Due sono le ipotesi formulate dai ricercatori per spiegare questa relazione. Nella prima l'attenzione è concentrata sui grassi animali presenti nel latte, che potrebbero disattivare i geni che sopprimono le cellule tumorali. La seconda mette l'accento sul calcio che, in eccesso, potrebbe distruggere un metabolita della vitamina D, conosciuta per la sua capacità di frenare la crescita delle cellule tumorali. Nessuna di queste ipotesi, però, è stata confermata dai dati dello studio. E c'è ancora un'altra possibilità: "Un meccanismo ancora sconosciuto potrebbe prodursi dall'interazione del latte con altri prodotti alimentari, facendo crescere il rischio di cancro", spiega Ghadirian che ha condotto la ricerca su circa 200 pazienti con cancro alla prostata e un gruppo di persone sane.
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