L’educazione di un bambino nei primi anni di vita è orientata all’indicazione, da parte degli educatori, di modelli socialmente accettati che il bambino deve fare propri.
Questo è in aperto contrasto con quello che è lo scopo vero dell’educazione che è chiaramente espresso dall’etimologia del termine.
Educare = Ex Ducere . Indica l’azione del condurre qualcuno dall’interno verso l’esterno. Praticamente identificare le qualità di una persona e svilupparle.
L’opposto di educare è
Indurre = In Ducere Indica un’azione dall’esterno verso l’interno di far assimilare qualcosa a qualcuno.
Quindi, in pratica, ciò che comunemente si chiama educazione è invece una palese induzione.
L’educazione richiede tempo da dedicare all’osservazione per identificare le qualità specifiche dell’individuo e predisporlo a svilupparle; mentre l’induzione è molto più sbrigativa e consiste solo nel “fai così, senza discutere”.
Un aspetto dell’induzione è “l’aspettativa” di un genitore nei confronti di un figlio: Questi deve corrispondere ad un modello ideale che, o si inserisce in un modo di essere del genitore, o deve primeggiare superando ogni tipo di competizione coi coetanei (praticamente il seme del bullismo!).
Praticamente si insegna al bimbo che nella vita bisogna recitare la parte di un personaggio che non è se stesso, con grande sforzo e consumo di risorse energetiche vitali. (Impersonare se stessi non richiede sforzo e neppure impiego di energia vitale extra!)
Mia figlia Alessia, un giorno, uscendo da scuola di chiede” Papà perché non mi rimproveri mai se prendo un voto basso? I papà delle mie compagne, se prendono voti bassi le sgridano e le rimproverano tantissimo!”. Le ho risposto: ”A me interessa solo che tu stia bene e che studi secondo le tue capacità e possibilità e sono felice di aiutarti se me lo chiedi.”.
Pensate solo a quale stress psico-fisico vengono sottoposti i bambini dall’età di sei anni: sette o otto ore di lezioni e studio al giorno! A cui vanno aggiunte le ore di attività “ricreativa” tipo palestra, nuoto, danza, ecc. Se a questo si aggiunge anche l’ansia da prestazione indotta dai genitori, il quadro che ne risulta è davvero patetico.
Siamo a livello di “sfruttamento minorile legalizzato!”.
Per ciò che mi riguarda se mia figlia mi chiede per un giorno di non frequentare la scuola, perché è stanca e vuole dormire, l’accontento volentieri.
La mia esperienza come Medico di famiglia mi ha insegnato che laddove c’è induzione forzata nasce il malassere e la malattia, che solitamente colpisce l’apparato polmonare (l’aria, lo spazio, la libertà, l’oppressione!), o l’apparato digerente [la sottomissione (diarrea), il rifiuto (vomito)], o anche l'orecchio (obblighi, doveri, offese, scherno).
Verissimo... purtroppo quello che dovrebbe essere "educare" in realtà non è altro che un imporre determinati standard... credo che una delle cause di questo sia la solita fretta e il solito dover rispettare determinate scadenze...mi riferisco per esempio alla scuola... tante volte ho avuto modo di constatare che bambini con maggiori difficoltà di apprendimento rispetto ai compagni(e non mi riferisco ad un'accertata diagnosi neuropsichiatica infantile) sono stati abbandonati a loro stessi perchè responsabili di portare ritardo sulla tabella di marcia per terminare i programmi scolastici. Ho avuto modo di sperimentare personalmente che quei bambini,se seguiti in modo più attento, rispettando i loro tempi , assecondando quello che è il loro modo migliore e più comodo per apprendere (e non quello imposto dall'insegnante) hanno avuto dei risultati scolastici ottimi.
RispondiEliminaCredo si possa fare davvero tanto se ognuno esercitasse una qualità che purtroppo i ritmi odierni hanno nascosto:la pazienza
Sono d'accordo con te per quanto riguarda i figli, a volte noi genitori li stressiamo tanto con delle stupide ed inutili,ansie da prestazione! Io ci sto lavorando su non so ancora con quali risultati. Spesso specie con la più piccola le dicevo una cosa, ma in realtà forse anche solo con il linguaggio del corpo, le lanciavo altri messaggi in netto contrasto con quello che avevo appena affermato e la mandavo in confusione. Comunque mi piace molto quello che scrivi e come lo scrivi!
RispondiEliminaè una cosa così scontata eppure 3/4 della popolazione non ci pensa!spero davvero che più gente possibile legga questo blog...ogni tanto cambiare il punto di vista da cui si guarda il mondo e non rispettare gli standard aiuta a star bene.
RispondiEliminaMagari lo capissero tutti!
E' un giustissimo ragionamento!! ovviamente mi trovo sempre daccordo con paparino ..!! =) in futuro grazie a questi insegnamenti saprò come educare i miei figli!! =)
RispondiEliminaUn bacione..
Robby.*